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Il volume raccoglie gli scritti inediti di Maria Teresa Colangelo offrendo un completamento del suo profilo di intellettuale dalla rara sensibilità. Si tratta di poesie, racconti, episodi storici e drammi, che la scrittrice aveva lasciato a tre delle sue amiche: forse un vago presentimento o il desiderio di comunicare ancora ad altri il frutto del suo studio e anche della sua immaginazione. Dopo il successo riportato per la rappresentazione del testo teatrale "Margherita d'Austria", replicato nelle tre città abruzzesi (L'Aquila, Penne, Ortona) dove Margherita aveva governato, la Colangelo compose altri drammi teatrali presenti in questo volume. Altro punto focale della raccolta è "Jacob nella notte", dramma ispirato alla figura storica di Ettore Carafa. Per questo lavoro Maria Teresa sperimentò una scrittura particolare usando anche l'antico dialetto napoletano. Inoltre, la sua attenzione al Settecento e alla storia in genere si evidenzia nello scritto dedicato alla "Fortezza di Pescara" e in un'altra delicata pagina su un antico presepio conservato in una chiesa di Chieti. Nei racconti si rileva un riferimento all'incanto della natura, che l'autrice viveva con intensità. Il lettore accorto certamente incontrerà motivazioni varie per appagare il suo interesse e anche per estendere le sue conoscenze nel campo sconfinato del "sapere".